9 novembre 2010

The Day After

Mario Sechi in "Ocean's Eleven"
Fiumi di parole per chiudere con lo champagne o con le lacrime, a seconda di chi paga lo stipendio a chi scrive, la stagione politica di SB.
Forse l’analisi più lucida la offre Mario Sechi, direttore del Tempo che, come si può evincere dalla foto, assunse l’incarico solo dopo i rifiuti di Raul Bova e Gabriel Garko. Il giornalista scrive che il berlusconismo come fenomeno sociale e politico era pre-esistente a Berlusconi, faceva (e fa) parte del carattere degli italiani. Lui è stato il leader che l’ha meglio interpretato. Il discorso di Fini invece immagina un popolo e un Paese forgiati e cresciuti da Berlusconi, il grande fabbricatore del golem italiano. Fatto fuori lui, il grande seduttore di Arcore, tutto cambia. È un errore di prospettiva storica e di analisi politica che Fini condivide con la sinistra…Se fino a ieri al popolo che ha scelto di esser guidato per sedici anni dal Cavaliere mancava un nemico per assenza tecnica di avversari degni di nota, oggi quel blocco sociale se ne ritrova davanti agli occhi uno per il quale vale la pena andare di nuovo a votare.

E’ vero il berlusconismo è qualcosa che covava da anni nella pancia della società italiana e che l’avventurismo politico di SB ha fatto emergere con tutta la sua forza. Non finirà oggi e nemmeno domani. La forza propulsiva del berlusconismo, un anti-statalismo che rasenta l’anarchia, si potrà spegnere solo quando una classe dirigente degna di questo nome sarà in grado di fornire risposte e risultati alla società italiana confusa e impaurita da un mondo che cambia ad una velocità imprevedibile solo pochi anni fa.

Parlamentari che non hanno
trovato posto nelle scialuppe
Intanto un passaggio di Fini dell'altro giorno a Bastia Umbra, secondo me, ha creato non poco subbuglio negli ambienti politici che mirano a sopravvivere sempre e comunque, e che in questi giorni stanno cercando febbrilmente di individuare il prossimo carro sul quale inerpicarsi per salvaguardare il proprio potere (ne parlavo qui). Il Presidente della Camera ha detto che Fli "non sarà nemmeno una sorta di zattera della medusa pronta a accogliere naufraghi di ogni stagione. Porte aperte a tutti esclusi affaristi e carrieristi". Forse come sul Titanic non ci saranno scialuppe per tutti.

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