21 febbraio 2011

(proposta di) Comunicato Stampa della Farnesina

Gheddafi preoccupato per le sorti
del suo più stretto collaboratore
a Bengasi, Ciccen Ingrois

Il Governo Italiano manifesta la propria solidarietà e la massima fiducia nel Governo Libico legittimamente alla guida del Paese, attaccato in questi giorni da facinorosi manifestanti che anziché dedicarsi allo studio o al lavoro, bighellonano pericolosamente per le vie di Bengasi e Tripoli costringendo le forze dell’ordine a far uso di missili sulla folla, certamente costituita da radicali islamici, per non parlare delle probabili infiltrazioni comuniste guidate dal Movimento Bolscevico della Cirenaica, noto per le sue alleanze internazionali con organizzazioni estremiste come i famigerati Nazisti dell’Illinois.

In un momento cosi difficile per il nostro amico Gheddafi, che ci ha onorato di numerose visite ufficiali nel biennio 2009/10, ribadiamo che il liberatore della Libia è un “cliente originale dell’Italia” (cosi come dichiarato dal PdC Silvio Berlusconi il 13/6/09) e che “chi non capisce che l’amicizia tra Libia e Italia è un vantaggio per tutti appartiene al passato ed a schemi superati” (sempre SB 30/8/2010). I nostri rapporti con il Rais “non li ha nessun altro paese” (Frattini 2/9/10) e in virtù di ciò il Governo Italiano garantirà il massimo appoggio all’amico africano in questo delicato passaggio storico.

Nel caso in cui gli eventi volgessero al peggio e l’avventata forza della storia dovesse rovesciare il governo libico, l’Italia s’impegna a fornire ospitalità e protezione  al Rais e alla sua famiglia. Il  Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, noto per la prodigalità e per la sincera amicizia con il leader libico, metterà a disposizione di tutto l’entourage del “Colonnello” la propria magione sarda (Villa Certosa), una volta sgomberata dei terremotati abruzzesi e attrezzata con una tenda beduina munita di saletta Bunga-Bunga.

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