I ragazzi della Magliana sono tornati, armati “de feri” che sparano e di ferocia che (volenti o nolenti) affascina.
Per chi temeva che il miracolo produttivo della prima stagione fosse una magica miscela irripetibile, questa settimana Sky ha risposto mandando in onda una prima puntata della nuova stagione da lasciare intontiti per bellezza visiva, eleganza stilistica e sublime regia.
Una vera, indiscutibile eccellenza italiana, che non ha nulla da spartire con ciò che ci viene normalmente propinato dal piccolo schermo domestico (e addomesticato): agiografie di santi di tutte le epoche, stucchevoli biografie melò, antologie di categorie professionali (avvocati, carabinieri, marescialli, preti) o quadretti familiari da spot anni ’80.
Romanzo criminale non è nulla di tutto questo: per qualità e intensità, può essere messa sullo stesso piano delle migliori produzioni americane degli ultimi anni, e ciò gli è stato riconosciuto dai massicci e inusuali acquisti all’estero del prodotto. In Francia la prima stagione è stata trasmessa da Canal+ (qui una clip), mentre in Spagna, con l’ottimo titolo di Roma criminal, è stata mandata in onda da Digital+ (qui una clip che evidenzia l’orrendo doppiaggio). La serie sembrerebbe prossima anche allo sbarco negli USA, solitamente piuttosto impermeabili alle produzioni cine-tv: gli americani accolgono le macchine giapponesi, le scarpe italiane, i vini francesi e i soldi cinesi che finanziano il loro debito pubblico, ma per quanto riguarda film e serie rimangono a forme di autarchia da prima metà del ‘900. La HBO, il canale cult degli ultimi anni che ha creato Band of Brothers, Sex and the City, Sopranos, avrebbe acquistato i diritti della serie italiana, non si sa ancora se per trasmetterla o per girarla ex novo adattandola agli USA (pessima pratica, ma assai frequente da quelle parti).
Della prima puntata ricordo soprattutto la sequenza di puro lirismo in cui Bufalo, straziato dalla morte del Libanese alla fine della prima stagione, fa irruzione nell’obitorio per prendere la bara in cui riposa l’amico. Bufalo non riesce a staccarsi fisicamente dall’amico, vuole mantenere con lui ancora un contatto fisico, quindi vitale, e mentre trascina con dolore e fatica il feretro fuori dall’obitorio il suo dolente percorso è accompagnato dalla perfetta scelta musicale di Total Eclipse of the Heart (in versione ridotta e leggermente rimontata per venire incontro alle esigenze di scena).
Una sequenza in cui immagini e musica si fondono alla perfezione dando allo spettatore una profondità emotiva e una potenza visiva rara.
Posso dire una cosa forte?
Siamo a livelli Tarantiniani.
(Turn around) every now and then I get a little bit lonely and you're never coming round
(Turn around) every now and then I get a little bit tired of listening to the sound of my tears
(Turn around) every now and then I get a little bit nervous that the best of all the years have gone by
(Turn around) every now and then I get a little bit terrified and then I see the look in your eyes
(Turn around, bright eyes) Every now and then I fall apart (X2)
(Turnaround) Every now and then I get a little bit restless and i dream of something wild
(Turnaround) Every now and then I get a little bit helpless and im lying like a child in your arms
(Turnaround) Every now and then I get a little bit terrified but then I see the look in your eyes
(Turn around, bright eyes) Every now and then I fall apart (X2)
And I need you now tonight
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight
Forever's gonna start tonight
But now I'm only falling apart
There's nothing I can do
A total eclipse of the heart
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